domenica 26 luglio 2015

Nuova Yamaha XSR700 - Presentazione























E' un ottimo periodo per la Yamaha: il vigore progettuale della Casa dei tre diapason ha portato grandi risultati commerciali con ottime vendite in tutta Europa. In Italia la 900 a tre cilindri, soprattutto nella più recente versione MT09 Tracer, ha raccolto grandi consensi ma anche la bicilindrica 700 (689 centimetri cubi, la cilindrata esatta) è oggi tra le naked favorite dai motociclisti europei.
Adesso Yamaha torna al passato con un modello (vintage o remake o classic, con denominazione a piacere) che secondo le fonti ufficiali vuole ricordare la bicilindrica XS650 della stessa Yamaha ma che - con molto più realismo commerciale - si inserisce nel felice filone che quest'anno ha visto la Ducati Scrambler regina del mercato con le varie Triumph Bonneville e Guzzi Classic ben messe nella hit delle vendite.
Della Yamaha XS650 la nuova XSR700 ha ben poco da spartire: ai tempi di quella prima due cilindri (schema parallelo fronte marcia) i giapponesi di questo marchio - all'inizio degli anni Settanta - vollero in parte scimmiottare la scuola inglese che da anni imperava con i motori a due cilindri paralleli che avevano la classica distribuzione ad aste e bilancieri (Triumph Bonneville, Norton Atlas e Commando, Ajs, Bsa, ecc.); il motore di quella 650 era decisamente più moderno potendo vantare l'albero a cammes in testa. Comunque, al di là dello schema motoristico simile a quello degli inglesi, Yamaha aveva rimesso in gioco quelle ottime qualità di leggerezza e agilità proprie delle due cilindri inglesi della miglior scuola.
La XSR700 di oggi adotta il due cilindri Yamaha di nuovissima concezione: è questo un motore molto performante dotato di raffreddamento e a liquido e dalle dimensioni molto compatte; sul piano della ciclistica l'ABS è di serie è di gran pregio l'abbinamento tra le sofisticate sospensioni e un telaio molto leggero.
Yamaha, per questa nuova 700 a due cilindri - in vendita presso i concessionari italiani entro fine novembre - ha previsto un ricco catalogo di accessori che permetterà agli appassionati di creare una propria, unica e inimitabile XSR700.
   Luca Scarpat


























































NUOVA YAMAHA XSR700 m.y. 2016



La nuova bicilindrica Sport Heritage della Casa dei tre diapason mantiene la promessa “Faster Sons”: la tecnologia di oggi che rivitalizza lo stile di ieri.


Gerno di Lesmo (MB), 22 luglio 2015 - La filosofia costruttiva dei modelli Sport Heritage è in continua evoluzione. La sua essenza consiste nel rispettare stile e design delle icone Yamaha del passato, spingendo sempre più in là i confini della tecnologia motociclistica, per creare moto straordinarie, con un carattere autentico e senza compromessi sulla guidabilità. Yamaha ha chiamato questa nuova filosofia “Faster Sons”, una denominazione che rende omaggio ai modelli delle precedenti generazioni, e nello stesso tempo è orgogliosa dei faster sons di oggi e di domani, perché quello che conta è l’amore per la guida.

Per offrire una prova tangibile di questo credo, la Casa dei tre diapason ha scelto di collaborare con il leggendario bike maker giapponese che lavora a Los Angeles, Shinya Kimura. La visione condivisa della filosofia ha portato alla realizzazione della concept bike “Faster Son”, una Special font di ispirazione, pensata soprattutto per essere guidata e che incarna il pensiero di Yamaha e Kimura sul corretto mix tra stile vintage e tecnologia contemporanea.


La fonte d’ispirazione.


Sulla base di questa prestigiosa collaborazione, Yamaha presenta la prima moto di serie che vive e respira lo spirito “Faster Sons”. La nuova XSR700 entra da ultima arrivata nella gamma Sport Heritage, con uno stile neo retrò che rende omaggio alla carismatica Yamaha XS650, capolavoro del design minimalista Yamaha nata negli anni ’70, ma ancora oggi fonte d’ispirazione.

Il suo inimitabile stile nasconde un cuore tecnologico di ultima generazione, mettendola nelle condizioni di mantenere tutte le promesse della collaborazione tra Kimura e Yamaha, grazie alla sua miscela perfetta tra look senza tempo, tecnologia innovativa ed esperienza di guida emozionante.

XSR700 è un piacere per tutti i sensi: il design è esaltato da un numero di componenti di qualità che ne esaltano il look. Il pilota assapora sensazioni vintage, con la sella two tone montata su un telaietto posteriore facilmente “smontaibile “. Il faro anteriore neo retro  si fa notare per lo stile  e il serbatoio retrò, con gusci laterali in alluminio, ricorda al pilota che è seduto su una “Faster Sons”. La nuova XSR700, che in assetto di marcia pesa solo 186 kg, è il primo esemplare di una nuovo specie di moto, una moto entry level e un’icona di modernità che aggiunge un tocco di stile alla guida di tutti i piloti, più o meno esperti. Il tachimetro tondo in stile retrò LCD è al centro del largo manubrio inclinato all’indietro, per una posizione di guida naturale ed eretta. Una griglia laterale nasconde e protegge l’elettronica hi-tech. La qualità dei materiali come l’alluminio in molti componenti come il supporto del parafango anteriore e il copri radiatore, le cover serbatoio contribuiscono a suggerire il feeling retrò. Alla colonna sonora giusta pensa la marmitta compatta, e gli pneumatici anteriore e posteriore Pirelli Phantom non solo si fanno notare per il loro battistrada classico, ma tengono anche la moto in stretta connessione con la strada.


Non è solo questione di estetica.


Il cuore pulsante di XSR700 è l’evoluto bicilindrico frontemarcia Yamaha da 689 cc, brillante motore che ha spinto al successo diversi degli ultimi modelli di punta in tutta Europa. Costruito secondo la filosofia “crossplane”, è un motore che eroga una coppia lineare, per accelerazioni brucianti e vivacità in tutte le marce. Gli scoppi irregolari e la fasatura a 270° assicurano accelerazioni da brivido e una trazione sorprendente, mantenendo un’erogazione fluida ed eccitante fino ai regimi di giri più elevati. Non è ovviamente una potenza senza controllo, e XSR700 eccelle anche nella maneggevolezza, grazie al telaio compatto e leggero che regala una grande agilità e al forcellone corto da 530 mm che aumenta il controllo. La combinazione motore-telaio e l’ABS di serie rendono XSR700 la scelta perfetta per chi con la moto è alla prime armi e offrono invece grande divertimento ai piloti più smaliziati.

Nella sospensione posteriore Monocross l’ammortizzatore è orizzontale ed è montato direttamente sul carter motore, per risparmiare spazio, rendendo più pulite le linee del retrotreno, e migliorare le prestazioni della ciclistica. La tecnologia di oggi che rivitalizza lo stile di ieri continua con i cerchi in alluminio a 10 razze, e con la potenza frenante dei doppi freni anteriori a margherita da 282 mm, con pinze a 4 pistoncini. XSR700 è la prima moto tre diapason della sua categoria che offre un’esperienza Sport Heritage completa e appagante, perché aggiunge allo stile e alle suggestioni vintage la tecnologia più evoluta, per il massimo divertimento nella guida.


Accessori e componenti aggiuntivi.


Uno dei valori più importanti della gamma Sport Heritage di Yamaha è, per chi possiede uno di questi inconfondibili modelli, poter esprimere la propria personalità e stile. La nuova XSR700 non fa eccezione, prestandosi perfettamente a molteplici varietà di customizzazione e offrendo così ad ognuno la massima libertà di personalizzazione. Grazie alla ricchissima gamma di accessori originali tre diapason ad essa dedicati, si potrà rendere la XSR700 a propria immagine e somiglianza. Componenti originali a cui si aggiungeranno numerose parti aggiuntive speciali “Yard Built” realizzati dai più famosi bike maker internazionali, già innamorati della nuova XSR700, e disponibili sul mercato entro il 2015.


Capsule collection “Faster Sons”.


Per immergersi completamente nell’atmosfera vintage Yamaha ha creato la capsule collection “Faster Sons”. La nuova linea, presto disponibile, fonde infatti l’heritage tre diapason con l’unicità dello stile retrò ed è caratterizzata da incredibili capi di abbigliamento lifestyle (come giacche in pelle, maglieria e guanti), caschi e accessori presentati con una molteplice varietà di colori, trattamenti e finiture.


Colori e disponibilità


La nuova XSR700 sarà disponibile in colorazione Forrest Green e Garage Metal, a partire da Novembre 2015.


Nuova XSR700: caratteristiche principali.


Bicilindrico frontemarcia da 689 cc “crossplane”
Coppia lineare
Fasatura a 270° per esaltare accelerazione e trazione
Erogazione fluida e brillante a regimi elevati
Telaio compatto e leggero
Forcellone corto da 530 mm
Telaietto posteriore facilmente personalizzabile
Ammortizzatore Monocross orizzontale
Sella in pelle a due texture
Serbatoio retrò con gusci laterali in alluminio
Parafango con supporti in alluminio
Supporto faro in alluminio
Manubrio largo e inclinato all’indietro
Griglie laterali
Marmitta compatta
Logo ricamato sulla sella
Ricca gamma di accessori per la personalizzazione
ABS di serie



venerdì 24 luglio 2015

Nuova Honda CRF1000L Africa Twin 2016 - Una leggenda che si rinnova


























Adesso qualche cosa di più c'è: si sa che la nuova Honda Africa Twin (sigla ufficiale CRF 1000L) sarà in vendita entro la fine del 2016, si conosce il prezzo di listino - almeno quello di partenza - che si attesterà attorno ai 12.500 Euro (versione Base) e si sono delineate alcune caratteristiche tecniche (cambio DCT come optional, diverse mappature, peso contenuto per fare fuoristrada, ecc.) che hanno ulteriormente alimentato nuove e ripetute curiosità da parte degli appassionati.
Come lo è stato per la rinnovata Ducati Scrambler e prima ancora per la Triumph Bonneville e la felice serie delle Guzzi V7 Classic, anche in questo caso il nome 'Africa Twin' vuol ripetere solo fasti e successi di un modello di gran presa ma la nuova moto offre ovviamente tutti i migliori ritrovati della moderna tecnologia. Della originaria Africa Twin Honda ha però voluto ripetere - almeno dalle dichiarazioni ufficiali - quella ecletticità tutta particolare che alla fine degli anni Ottanta rese questo modello davvero mitico. Dapprima la versione di 650 centimetri cubi e poi l'evoluzione ai 750 cc. sancirono il successo di un modello che se la cavava benissimo sulle strade di tutti i giorni come mezzo dalle perfette caratteristiche di moto da turismo, sapendo poi emergere, se debitamente preparata, anche nei lunghi raid africani.
La nuova Africa Twin 1000 di imminente uscita vanta un propulsore a due cilindri (disposti con schema parallelo) con la chicca del cambio DCT che presenta l'ulteriore novità di nuove mappature riservate al fuoristrada; la ruota anteriore da 21 pollici e quella posteriore da 18 (rigorosamente a raggi) e la massa globale contenuta in meno di 210 chilogrammi (dato ufficiale), denunciano una chiara attitudine alle veloci e facili escursioni fuoristradistiche spesso negate a moto più pesanti e ingombranti.
Per tutto il resto vale la pena attendere: ormai è questione davvero di poche settimane.
   Luca Scarpat













































































Nuova Honda CRF1000L Africa Twin 2016. Una leggenda che si rinnova.


 Maxi-enduro da 1000cc dotata di un nuovo compatto motore bicilindrico parallelo con testata Unicam da 95 CV (70 kW) di potenza e 98 Nm di coppia massima.
Compatto e leggero telaio in acciaio che offre straordinarie prestazioni in fuoristrada, grande comfort nel turismo ed eccezionale maneggevolezza su strada.
Sospensioni regolabili a lunga escursione e ruote a raggi da 21”/18”. 
Peso contenuto in soli 208 kg a secco.
Tre versioni: Standard, ABS e DCT-ABS.
Elettronica all’avanguardia, con nuovo cambio a doppia frizione DCT con funzionalità off‑road, controllo di trazione HSTC multilivello e ABS disinseribile.
Quattro colorazioni disponibili, tra cui una ‘CRF Rally’ e una ‘Tricolour’.
Prime immagini statiche e dinamiche in allegato.
Honda è orgogliosa di svelare nuovi ulteriori dettagli della CRF1000L Africa Twin, che sarà disponibile in tutte le concessionarie ufficiali Honda entro la fine del 2015. Come le sue celebri antenate, la CRF1000L Africa Twin è stata progettata per affrontare i percorsi più avventurosi, grazie al potente motore, alla dinamica ciclistica e al peso contenuto in 208 kg a secco, che la rendono pronta a percorrere i continenti a qualsiasi latitudine e in ogni condizione, sia su strada che in fuoristrada.

Fin dall’inizio del progetto CRF1000L Africa Twin c’è stata una moto che ha impressionato ingegneri e designer per il suo equilibrio tra usabilità, bilanciamento e maneggevolezza, sia su strada che in off-road: la straordinaria XRV750 Africa Twin, che ha dimostrato di essere un punto di riferimento perfino quando messa a confronto con le più recenti moto del segmento adventure. La moto che oggi porta il suo stesso nome, non condivide nessun componente con la progenitrice ma ne eredita totalmente l’essenza e lo spirito, lo stesso che ha reso la XRV750 così straordinariamente speciale.

L’approccio alle inarrestabili prestazioni di questa moto è cominciato con la progettazione del propulsore. Performante in fuoristrada così come sulle lunghissime percorrenze e in tutte le situazione intermedie tra questi due estremi, il motore bicilindrico parallelo della CRF1000L Africa Twin si basa sull’esperienza accumulata da Honda nelle competizioni fuoristrada con le CRF250/450R. Dalle fenomenali moto da cross Honda la nuova Africa Twin eredita infatti lo stesso tipo di testata Unicam e la generale estrema compattezza non solo della distribuzione ma di tutte le componenti. Infine, con l’obiettivo della massima efficienza e affidabilità, l’accensione è del tipo a due candele per cilindro.

L’erogazione di potenza e coppia è forte e lineare, con una grande prontezza di risposta su tutto l’arco di giri, accompagnata da un rombo di scarico cupo e profondo che diventa esaltante al salire di giri. Parte del merito è anche dell’albero motore con fasatura a 270°, che caratterizza inoltre l’erogazione per l’uniformità della spinta e le eccezionali doti di trazione. Infine, un doppio contralbero di bilanciamento riduce drasticamente le vibrazioni e la rumorosità meccanica lasciando al pilota solo il piacere di guida a qualsiasi regime.

Il ridotto sviluppo in altezza del motore contribuisce all’eccellente luce a terra della nuova CRF1000L Africa Twin – un requisito essenziale per una maxi-enduro dalla così forte connotazione off‑road – mentre l’intelligente disposizione dei componenti interni ha effetti positivi sia sul comportamento dinamico che sul look del motore. La pompa dell’acqua è infatti collocata all’interno del carter frizione e azionata da uno dei due contralberi di bilanciamento, lo stesso che aziona anche la pompa dell’olio. Inoltre, per renderlo ancora più compatto, il carter motore ha un design ribassato e ospita l’olio con la relativa pompa in pressione.

Il cambio a 6 rapporti è leggero, robustissimo, ed è progettato con lo stesso sistema di azionamento delle CRF250/450R che assicura cambiate rapide e precise anche sotto sforzo. La frizione assistita con antisaltellamento, poi, rende anche le più repentine scalate e frenate perfettamente controllabili, oltre ad alleggerire l’azione sulla leva in qualsiasi frangente.

Nella progettazione del resistente telaio in acciaio della nuova CRF1000L Africa Twin, tre caratteristiche essenziali – le stesse dell’originale XRV750 – sono state considerate tra gli obiettivi del progetto: le elevate performance in fuoristrada, il grande comfort sulle lunghe distanze e la notevole agilità nell’uso quotidiano, doti eccezionalmente bilanciate in maniera tale da renderla una incredibile, divertentissima tuttofare.

Il telaio a semi-doppia culla offre il perfetto bilanciamento tra la stabilità ad alta velocità, anche a pieno carico, l’attitudine alla guida in fuoristrada, la maneggevolezza e la resistenza alle sollecitazioni, anche le più estreme. La centralizzazione delle masse e l’abbassamento del baricentro sono stati inoltre ottenuti posizionando alcune delle componenti ausiliarie, come ad esempio la batteria, dietro la bancata dei cilindri.

La forcella Showa a lunga escursione è completamente regolabile e sui piedini a perno avanzato monta pinze freno radiali Nissin a 4 pistoncini che mordono dischi flottanti da 310 mm con profilo a margherita. Il monoammortizzatore è pluriregolabile, con pratico registro idraulico a pomello per il precarico molla. E come sulla CRF450 Rally per quanto riguarda ruote e pneumatici, la nuova CRF1000L Africa Twin monta cerchi a raggi da 21” all’anteriore e 18” al posteriore, con pneumatici nelle misure 90/90-21 e 150/70-18 sui quali è possibile montare sia pneumatici più adatti alla guida su strada che performanti gomme tassellate per il fuoristrada professionale.

Nel pieno rispetto del tema “Unlimited Adventure” cui è ispirato il suo design, la nuova CRF1000L Africa Twin ha sovrastrutture ridotte al minimo ma resistenti, che offrono un grande feeling di agilità e leggerezza ma al tempo stesso un’ottima protezione aerodinamica. Il gruppo ottico anteriore sdoppiato mantiene l’originale “sguardo” che è la firma di tutte le Africa Twin, mentre la sella è regolabile su due livelli di altezza, a 870 o 850 mm. Infine, il serbatoio di grande capacità - da 18,8 litri - anche grazie alla notevole efficienza dei consumi rende possibile percorrere 400 km prima di un nuovo rifornimento.

Per far sì che l’elettronica di bordo permetta di adeguare la resa dinamica della moto ad ogni condizione climatica e di fondo, sia su strada che in fuoristrada, il sistema per il controllo della trazione Honda Selectable Torque Control (HSTC) si può impostare su tre livelli di intervento oppure disattivarlo, ed è possibile escludere l’ABS sulla ruota posteriore (solo versioni ABS e DCT-ABS) con un comando pratico e veloce.

La nuova CRF1000L Africa Twin sarà disponibile in tre versioni: Standard, ABS e DCT-ABS, per le quali sono previste quattro entusiasmanti colorazioni: CRF Rally, Tricolour, Silver, Black, tutte con gruppi ottici a LED, a partire da Euro 12.400 f.c. .



Cambio sequenziale a doppia frizione DCT ‘Adventure’

La nuova CRF1000L Africa Twin sarà disponibile anche in versione con cambio sequenziale a doppia frizione Honda DCT (Dual Clutch Transmission). Questa tecnologia unica, che solo Honda può offrire, sfrutta come sempre gli stessi carter motore delle versioni con tradizionale cambio manuale e, con il nuovo motore bicilindrico parallelo, giunge alla terza generazione offrendo ulteriori funzionalità e un’efficacia addirittura superiore.

Il cambio sequenziale a doppia frizione Honda DCT permette sia l’utilizzo in modalità manuale MT (Manual Transmission) con palette al manubrio, sia due modalità automatiche, la D (Drive) e la S (Sport). La modalità D offre il miglior equilibrio tra efficienza dei consumi e comfort di marcia. La modalità S, destinata a quelle situazioni in cui il pilota preferisce una risposta sportiva del cambio, offre per la prima volta tre opzioni tra cui scegliere: S1, S2 ed S3.

Ma non è tutto. Il cambio DCT della nuova CRF1000L Africa Twin è stato messo a punto per offrire la risposta più efficace anche nel fuoristrada impegnativo, grazie alla nuova funzionalità G, attivabile con un apposito tasto, facilmente raggiungibile, posizionato sul lato destro del cupolino. Qualunque sia la modalità attiva, premendo il tasto G viene enfatizzata la trazione e il controllo della motricità – caratteristiche particolarmente importanti nel fuoristrada – riducendo l’entità dell’intervento della frizione in uso durante i cambi marcia.

Infine, è presente un sensore di inclinazione, grazie al quale la centralina di controllo del DCT può decidere in maniera ancora più accurata il momento migliore per effettuare la cambiata, tenendo conto istante per istante anche della dinamica di guida e regalando così un livello di controllo ulteriormente raffinato.


Principali caratteristiche tecniche Honda CRF1000L Africa Twin 2016
Motore
Bicilindrico parallelo con manovellismo a 270°, distribuzione Unicam a 8 valvole, raffreddato a liquido.
Cilindrata
998 cc
Potenza massima
70 kW (95 CV) @ 7.500 giri/min (95/1/EC)
Coppia massima
98 Nm @ 6.000 giri/min (95/1/EC)
Alesaggio x corsa
92,0 x 75,1 mm
Frizione
Multidisco in bagno d’olio, del tipo assistito con antisaltellamento
(doppia su versione DCT-ABS)
Trasmissione finale
Catena sigillata con O-Ring
Cambio
Manuale a 6 rapporti sempre in presa / Sequenziale a 6 rapporti doppia frizione DCT con funzione G per guida in fuoristrada
Controllo di trazione
(solo su versioni ABS e DCT-ABS)
Honda Selectable Torque Control System (HSTC) a 3 livelli, disinseribile
Telaio
Semi-doppia culla in acciaio con telaietto reggisella ad alta resistenza
Raggio di sterzata
2,5 m
Peso a secco
208 kg (vers. STD), 212 kg (vers. ABS), 222 kg (vers. DCT-ABS)
Peso con il pieno
228 kg (vers. STD), 232 kg (vers. ABS), 242kg (vers. DCT-ABS)
Capacità serbatoio
18,8 litri
Dimensioni (LxLxA)
2.335 x 875 x 1.475 mm (vers. STD), 2.335 x 930 x 1.475 mm (vers. ABS / DCT-ABS)
Interasse
1.575 mm
Altezza sella
Regolabile 870 / 850 mm
Altezza da terra
250 mm
Sistema ABS
(solo versioni ABS e DCT‑ABS)
A 2 canali, disinseribile sulla ruota posteriore
Freni anteriori
Dischi flottanti da 310 mm con profilo a margherita, flangia in alluminio, pinze radiali a 4 pistoncini con pastiglie in metallo sinterizzato
Freno posteriore
Disco da 256 mm con profilo a margherita, pinza a 2 pistoncini con pastiglie in metallo sinterizzato.
Freno di stazionamento
(solo versione DCT‑ABS)
Leva al manubrio
Ruota anteriore
A raggi con cerchi in alluminio
Ruota posteriore
A raggi con cerchi in alluminio
Cerchio anteriore
21M/C x MT2.15
Cerchio posteriore
18M/C x MT4.00
Pneumatico anteriore
90/90-R21 con camera d’aria
Pneumatico posteriore
150/70-R18 con camera d’aria