La Vespa festeggia il suo settantesimo compleanno: il 23 aprile del 1946 veniva registrato il brevetto del più amato e conosciuto scooter della produzione motociclistica mondiale.
Da allora i modelli a ruote basse hanno dapprima rappresentato per molti il senso della mobilità individuale con la prima motorizzazione di massa e poi, col tempo, lo scooter ma soprattutto la Vespa è diventato un coloratissimo mezzo e strumento di libertà e di svago per i più giovani.
Imitato da tanti, lo scooter della Piaggio - sempre con il nome Vespa - ancor oggi è molto richiesto: la ricetta di allora, con la scocca in lamiera e il cambio al manubrio, è rimasta invariata per anni (una versione della PX è tutt'ora nel listino Piaggio) anche se lo scooter si è evoluto da mezzo economico e semplice a un moderno veicolo a due ruote dotato di motorizzazioni evolute e di ausili elettronici (ABS, controllo di trazione, ecc.) evidentemente più consoni al traffico odierno.
Piaggio festeggia questo compleanno in grande stile con l'esposizione di tutta la sua gamma (oggi gli scooter della casa di Pontedera sono di varia foggia e di diversa cilindrata) ancora oggi molto gradita sia in Italia sia all'estero.
Dal comunicato ufficiale Piaggio.
Pontedera, 23 Aprile 2016 - Era la
primavera del 1946 quando la prima Vespa, la leggendaria 98 cc, usciva dallo
stabilimento di Pontedera. Nel settantesimo anniversario di quel momento
storico, il Gruppo Piaggio rende omaggio allo scooter più amato di sempre con
una versione speciale. Una personalizzazione che celebra la storia di un
veicolo che ha superato la sua funzione di commuting agile e divertente per diventare un
simbolo delle epoche che ha attraversato. Oggi Vespa non è solo uno scooter, è il mezzo a due ruote più famoso e
amato nel mondo.
In settanta
anni di storia, e dopo oltre 18 milioni di esemplari, Vespa ha unito in
un’unica passione giovani di culture lontane e diverse. Primo marchio veramente
globale della mobilità, Vespa ha interagito con ambienti sociali lontanissimi
tra loro, generando fenomeni culturali diversi, peculiari delle realtà nelle
quali ha saputo calarsi fino a diventarne protagonista e tratto distintivo. Ha
guidato le rivoluzioni di costume, musicali, giovanili. Ha accompagnato i
popoli nella loro crescita. Li ha fatti correre nelle fasi di benessere
economico. Ed è oggi uno dei prodotti italiani più diffusi e conosciuti a ogni
latitudine, oggetto di culto e simbolo di eleganza senza tempo.
Dal 2004, quando furono prodotti 58.000
veicoli, la crescita del marchio Vespa è stata spettacolare. Si sono toccatele 100.000 nel 2006, per
arrivare alle quasi 170.000 del 2015.
Vespa ha triplicato la sua produzione nel giro di un decennio durante i quali un milione e mezzo
di nuove Vespa hanno iniziato a percorrere le strade del mondo.
Oggi Vespa è più che
mai un marchio globale, vera
cittadina del mondo ed è
prodotta in tre siti produttivi: Pontedera
dove Vespa nasce ininterrottamente dal 1946 e la cui produzione è destinata all’Europa e i mercati
occidentali, Americhe comprese; Vinh
Phuc, in Vietnam, che serve il
mercato locale e i paesi del Far East, e che il 21 aprile 2015 ha festeggiato i
500.000 scooter sin ora prodotti; in India,
nel nuovissimo impianto di Baramati,
aperto ad Aprile 2012, nel quale nascono le Vespa per il mercato indiano.
Vespa: le origini.
Fondata a Genova nel 1884
da Rinaldo Piaggio, all’epoca ventenne, la società Piaggio si dedica
inizialmente alla costruzione di arredamenti navali per poi estendere la
propria attività alla costruzione di carrozze e vagoni ferroviari, motori, tram
e carrozzerie speciali per autocarri.
Nel frattempo, con la
prima guerra mondiale, Piaggio entra nel settore aeronautico, un business in
cui opererà per i decenni a venire. Inizia così la produzione di idrovolanti e
aeroplani, come pure l’acquisizione di nuovi stabilimenti: nel 1917 una
fabbrica di aerei a Pisa, quattro anni dopo un piccolo stabilimento a Pontedera
che sarebbe divenuto il centro della produzione aeronautica di Piaggio (eliche,
motori e aerei completi, incluso l’avanzatissimo Piaggio P108 nelle versioni
passeggeri e bombardiere). Negli anni che precedono la seconda guerra mondiale,
e durante il conflitto, Piaggio è uno dei maggiori produttori italiani di
aerei. Proprio per questo rappresentano un obiettivo militare strategico e gli
stabilimenti Piaggio di Genova, Finale Ligure e Pontedera escono distrutti
dalla II guerra mondiale.
La nascita di un mito.
La Vespa nasce della
determinazione di Enrico Piaggio a creare un prodotto a basso costo e di largo
consumo. All’approssimarsi della fine della guerra, Enrico studia ogni
soluzione per rimettere in moto la produzione nei suoi stabilimenti. A
cominciare da quello di Biella, dove venne realizzato un “motorscooter” sul
modello delle piccole motociclette per paracadutisti. Il prototipo, siglato
MP5, venne battezzato “Paperino” per la sua strana forma: ma non piacque ad
Enrico, che incaricò Corradino D’Ascanio di rivedere il progetto.
Il progettista
aeronautico non amava però la motocicletta. Secondo lui era scomoda,
ingombrante, con gomme troppo difficili da cambiare in caso di foratura; e
oltretutto, per via della catena di trasmissione, sporcava. L’ingegnere trovò
tuttavia tutte le soluzioni del caso attingendo proprio alla sua esperienza
aeronautica. Per eliminare la catena immaginò un mezzo con scocca portante, a
presa diretta; per rendere la guida più agevole pensò di posizionare il cambio
sul manubrio; per facilitare la sostituzione delle ruote escogitò non una
forcella ma un braccio di supporto simile appunto ai carrelli degli aerei. E
infine ideò una carrozzeria capace di proteggere il guidatore, di impedirgli di
sporcarsi o scomporsi nell’abbigliamento: decenni prima della diffusione degli
studi ergonomici, la posizione di guida di Vespa era pensata per stare
comodamente e sicuramente seduti, anziché pericolosamente in bilico su una
motocicletta a ruote alte.
Dal nuovo progetto di
D’Ascanio nacque un mezzo che con il “Paperino” non aveva più nulla a che
vedere: una soluzione assolutamente originale e rivoluzionaria rispetto a tutti
gli altri esempi di locomozione motorizzata a due ruote. Con l’aiuto di Mario
D’Este, suo disegnatore di fiducia, a Corradino D’Ascanio bastarono pochi
giorni per mettere a punto la sua idea e preparare il primo progetto della
Vespa, prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946. Il nome del veicolo fu
coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP6, dalla parte centrale
molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta, esclamò: “Sembra una vespa!”. E Vespa fu.
I modelli che hanno fatto la storia.
Dalla prima Vespa del
1946, con i suoi 98 cc, alla Granturismo del 2003, alla Vespa GTS 300 Super del
2008, alle recentissime serie speciali GTV e LXV, per arrivare alla Vespa 946 che ha debuttato l’8 novembre 2011
all’EICMA, il 69° Salone del Motociclo di Milano: sono più di 150 i diversi
modelli, versioni e varianti di Vespa – identificabili da diversi “codici
telaio” – prodotti da Piaggio. Questi veicoli segnano l’evoluzione tecnica
dello scooter più famoso del mondo: in occasione del lancio della Vespa ET4,
nel 1996, si calcolò che in tutti quegli anni, rispetto al progetto originale,
erano state apportate oltre 20.000 modifiche e sostituiti più di 1.500
particolari.
E’ difficile selezionare,
in un’evoluzione di prodotto che abbraccia oltre sessant’anni, gli scooter
Vespa maggiormente rappresentativi. Alcuni di essi - perché appartenenti a
serie speciali, o perché rapidamente sostituiti da Piaggio con versioni
successive - godono del favore degli appassionati e presentano valutazioni
elevate nel mercato degli scooter d’epoca, estremamente attivo in tutto il
mondo. Altri, per i grandi volumi di produzione e per la lunga permanenza in
gamma, oltre a rappresentare dei “classici”, hanno lasciato un segno nella storia
della mobilità su due ruote.
Non mancano, nella storia
di Vespa, autentici record di natura tecnica che ogni volta rinnovano una
storia di innovazione intimamente collegata all’evoluzione dello scooter più
famoso e diffuso del mondo: solo per citare alcuni dei più recenti exploit,
Piaggio nel 1997 con Vespa ET2 Iniezione ha lanciato il primo scooter 2
tempi a iniezione diretta della storia, un primato tecnologico ribadito
nel 2000 con il lancio – su Vespa ET4 50 4T – della prima motorizzazione
europea 50cc quattro tempi. Nel 2005, con Vespa GTS, Piaggio ha presentato il
primo scooter mondiale con motore 250cc Euro3 a iniezione elettronica.
Vespa 98, 1946 - E’ la prima Vespa. E’ equipaggiata con un
motore 98 cc che eroga una potenza di 3,2 CV a 4.500 giri/minuto per una
velocità di 60 Km/ora. Rimane in produzione per due anni: nel 1946 vengono
prodotti i veicoli dal numero 1 al 2464; nel ‘47 quelli dal n° 2465 al 18079. Vespa 125, 1948 - E’ la prima Vespa 125 cc. Differiscedalla 98,
oltreche per la cilindrata, per l’introduzionedellasospensioneposteriore;
vienemodificataanche la sospensioneanteriore. Vespa 125, 1953 - Segna una prima, importante evoluzione del propulsore: cambiano le
misure di alesaggio per corsa e la distribuzione. Aumenta la potenza (5 CV a
5.000 giri), che porta la velocità massima a 75 Km/h. Nuovo il disegno della
carenatura nella parte posteriore. Vespa 125 “U”, 1953 - Caratterizzata dall’estetica spartana, è la
versione “Utilitaria”, venduta a 20.000 lire in meno rispetto alla 125 più
moderna. Per la prima volta appare in Italia il faro montato in alto sul
manubrio (già introdotto su alcuni modelli destinati ai mercati esteri). Vespa 150 GS, 1955 - Viene definito dagli esperti come “il modello più apprezzato, imitato e
ricordato”. Numerose le
innovazioni: per la prima volta appaiono il motore 150 cc, il cambio a 4 marce,
la sella lunga di serie, il gruppo manubrio-fanale “carenato”, le ruote con
pneumatici da 10”. Vespa raggiunge il “traguardo” dei 100 Km/ora. Anche il
design cambia, con una carrozzeria decisamente più aerodinamica. Vespa 160 GS, 1962 - Nasce per continuare il successo
commerciale della prima GS, e vanta un design completamente nuovo. Nuovi anche
il silenziatore di scarico, il carburatore e le sospensioni. La potenza è di
8,2 CV a 6.500 giri. Vespa 150 GL, 1963 - Ancora nuovo design per quella che è
definita “tra le più belle
Vespa realizzate dagli stilisti Piaggio”. Nuovo il manubrio, il faro trapezoidale, il parafango anteriore ed i
cofani posteriori snelliti. Vespa 50, 1964
- E’ la prima Vespa 50 cc. Nasce per le nuove normative del
CodicedellaStradaitaliano, cheimpongono la targaaiveicoli di
cilindratasuperiore.Eccezionalmente versatile
ed affidabile, presenta un motore di nuova architettura, con il cilindro
inclinato di 45° anziché orizzontale. E’ l’ultimo progetto firmato da Corradino
D’Ascanio. Vespa 180 SS, 1965 - Segna un nuovo traguardo nella crescita
della cilindrata (181,14 cc) e con 10 CV di potenza consente di arrivare a 105
Km/ora. La
180 SS (Super Sport) sostituisce la gloriosaGS 150/160 cc. Piaggio modifica lo
scudoanteriore, rendendolopiùaerodinamico, e apportasostanzialimigliorie al
comfort di guida, allamaneggevolezza e allatenuta di strada. Vespa 125, 1966 - Battezzata non ufficialmente “nuova 125”, presenta innovazioni radicali al design, al
telaio, al motore (inclinato di 45°) e alle sospensioni. Vespa Super Sprint 90, 1966 - Serie speciale derivata dalla Vespa 50/90
cc e dalla “nuova 125”, è caratterizzata dal bauletto posto tra la sella e lo
sterzo per favorire la guida “distesa”. Stretto e basso il manubrio,
radicalmente nuovi anche il parafango e lo scudo, rastremati. Con soli 90 cc di
cilindrata, raggiunge i 93 Km/ora. Vespa 125 Primavera, 1968 - E’, insieme alla successiva PX, il modello
più longevo di Vespa. Deriva dalla “nuova 125” ma presenta notevoli differenze
nel propulsore, che consente un incremento di 10 Km/ora nella velocità massima.
Curate le rifiniture, che comprendono il classico e praticissimo gancio
appendiborsa. Vespa 180 Rally,
1968 - Con questo nuovo
veicolo Piaggio generalizza su tutta la produzione il sistema di ammissione a
distribuzione rotante. Inedito il motore, nuovo e più potente il faro
anteriore, il telaio - derivato dalla Vespa 150 Sprint - è più stretto e
aerodinamico di quello della Super Sport. Vespa 50Elestart, 1970 - Presenta la grande novità dell’avviamento
elettrico, ma anche il design è completamente rivisitato e arricchito rispetto
alla 50 Special. Vespa 200 Rally,
1972 - Piaggio raggiunge un
nuovo top nella cilindrata di Vespa. Questo modello, con 12,35 CV a 5.700 giri,
tocca i 116 Km/ora. Vespa 125 Primavera
ET3, 1976 - La sigla significa “Elettronica 3 travasi”, e segna importanti modifiche al propulsore,
reso più potente e brioso. Variata anche l’estetica rispetto alla Primavera
standard (mantenuta in gamma). Vespa P 125 X, 1978 - La “PX” segna un nuovo passo avanti nell’estetica
(la carrozzeria è interamente ridisegnata) e nelle prestazioni. Caratteristico
il bauletto posto dietro allo scudo. Nello stesso anno viene presentata la P 200 E, che rispetto al modello 125 vanta la possibilità di
essere munita di lubrificazione separata e di lampeggiatori direzionali
integrati nella carrozzeria. Tre anni dopo viene presentata la PX 150 E, che offre prestazioni intermedie tra i due
modelli. Vespa PK 125, 1983 - Sostituisce la Vespa Primavera (standard ed
ET3). Nuova l’estetica; inoltre la carrozzeria della PK è completamente diversa
da quelle degli scooter precedenti, perché le saldature della scocca non sono
più sovrapposte, ma intere. Vespa PK 50, 1983
- Sostanzialmente identica alla PK 125, è presentata nei due modelli PK 50 e PK
50 S, ambedue con cambio a 4 velocità e accensione elettronica. Vespa PK 125 Automatica, 1984 - Viene introdotto su Vespa il cambio
automatico, forse la modifica più radicale (almeno dal punto di vista
dell’utente) dal 1946. La presenza del cambio automatico è sottolineato
dall’assenza del freno a pedale, sostituito dalla leva posta alla manopola
sinistra (che non deve governare la frizione, automatica). E’ offerta anche con
miscelatore automatico olio-benzina e avviamento elettrico. L’anno successivo,
viene lanciata anche la Vespa PK 50 Automatica. Vespa T 5 Pole Position, 1985 - Anche la serie PX trova, con la T 5, il
modello “supersportivo”. Nuovo il motore, con cilindro in alluminio a 5
travasi; ma nuovo anche il design, soprattutto al posteriore e nell’area del
fanale anteriore, integrato con un aggressivo cupolino dotato di un piccolo
parabrezza in plexiglas. Uno spoiler arricchisce lo scudo. Vespa 50 N, 1989 - Le modifiche apportate al Codice della
Strada italiano consentono ai 50 cc di svincolarsi dal limite di potenza di 1,5
CV, e Piaggio presenta un nuovo “vespino” più performante (oltre 2 CV a 5.000
giri) e caratterizzato da una veste estetica inedita dalla linee più “morbide”.
Vespa ET4 125, 1996 - Prima Vespa con motore 4 tempi, è il
modello “nuova generazione” lanciato in occasione del cinquantenario. Nel 1997
e 1998 è risultato il veicolo due ruote targato (moto incluse) più venduto in
tutta Europa ed è stata seguita dalla versione ET2 50 cc e, nel 1999 anche dalla classica ET4 150 cc.
Vespa ET4 50, 2000 -. E’ la prima Vespa 50 dotata di motore 4
tempi, e grazie alle caratteristiche del suo propulsore stabilisce un vero e
proprio record di autonomia: oltre 500 km con un pieno di benzina. Vespa PX, 2001 - Freno a disco anteriore, accurati
interventi estetici, nuovi colori e il ritorno al logo Vespa
"storico" per la intramontabile PX, che ha superato la straordinaria
cifra di tre milioni di unità prodotte e vendute in oltre 30 anni di carriera.
Rinnovata ancora nel 2011 è oggi offerta nelle cilindrate 125 e 150. Vespa PX è
un "evergreen" anche grazie all'unicità del cambio a 4 marce al
manubrio e alla possibilità di installare la ruota di scorta laterale. Vespa Granturismo 200L e 125L, 2003 - La Granturismo è stata la Vespa più grande
e potente mai realizzata sino a quel momento. Nelle versioni 200L e 125L,
coniuga i valori emozionali di Vespa con le soluzioni progettuali più avanzate:
è la prima Vespa con motori quattro tempi quattro valvole raffreddati a liquido
(che rispondono ai nuovi standard Euro2 sulle emissioni); la prima con ruote da
12 pollici, e con un sistema di frenatura interamente a disco. La carrozzeria
in acciaio è, ancora una volta, il segno di una filosofia di costruzione
esclusiva. Vespa LX, 2005 - E’ il ritorno, in un’attualissima chiave
stilistica e tecnica, del “vespino”, il modello a scocca piccola che da oltre
40 anni si affianca al “vespone” di grandi dimensioni. Vespa LX sostituisce la
gloriosa Vespa ET (oltre 460.000 esemplari venduti dal 1996) ed è disponibile
in quattro moderne ed ecologiche motorizzazioni: 50cc due e quattro tempi, 125
e 150cc quattro tempi. Vespa GTS 250 i.e., 2005 - Cinquant'anni dopo la
nascita della Vespa GS (Gran Sport), primo scooter sportivo della storia e
tuttora ricercatissima da appassionati e collezionisti, Vespa GTS 250 i.e.
riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più
potente, veloce e tecnologicamente dotata. A partire dal novembre 2011 Vespa GTS
è “cresciuta” fino alla classe 300, spinta da un modernissimo e potente motore
4 valvole, raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, Vespa GTS è
frenata da un superbo impianto a doppio disco.
Vespa GTV e LXV, 2006
–Nate per celebrare il mito
assoluto del mondo due ruote, Vespa LXV e Vespa GTV recuperano e reinterpretano
gli elementi più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60 nella loro forma e nella
loro funzione. Vespa GTV, offerta nelle cilindrate 125 e 250, si distingue per
il gruppo ottico anteriore posizionato sul parafango, come sul primo prototipo
del 1946, mentre Vespa LXV, che monta propulsori da 50, 125 e 150cc, si ispira
alle linee morbide ed essenziali dei modelli anni ‘60, in una versione snella e
minimale su cui spicca il manubrio a vista e la sella in due pezzi. Vespa GT 60°, 250cc, 2006 - E’ il regalo che Vespa ha voluto fare ai
suoi appassionati per festeggiare il suo sessantesimo compleanno: materiali
raffinati e lavorazioni esclusive per un oggetto unico, un’edizione limitata prodotta
in soli 999 esemplari e destinata a rimanere uno dei capisaldi nella storia di
Vespa. Vespa S 50 e 125,
2007 - Il fascino del
“Vespino” sportivo rivive nelle forme della nuovissima Vespa S: un gioco di
citazioni, di richiami, per declinare al presente l’anima più giovane e
sportiva di Vespa. L’estetica rigorosamente minimalista di Vespa S raccoglie
direttamente l’eredità di modelli mito degli anni ’70 come la 50 Special e la Vespa Primavera. Vespa GTS 300 Super,
2008 - Vespa GTS 300 Super
porta nella classe “over 250” l’eleganza esclusiva di Vespa. La classicità e lo
stile unico di Vespa si sposano a un’evidente vena di sportività e le linee
raffinate di Vespa acquisiscono un aspetto decisamente grintoso. Vespa GTS 300
Super incarna così, in chiave sportiva e moderna, i valori di stile, comodità,
sicurezza e robustezza del marchio Vespa.
Spinta da un modernissimo
e potente motore a 4 valvole raffreddato a liquido e dotato di iniezione
elettronica, omologato Euro3, Vespa GTS 300 Super si distingue per le
straordinarie doti di elasticità e brillantezza del propulsore che ne fanno una
vera “bruciasemafori”. Vespa S 50 e Vespa LX 50 4Valvole, 2009 – Il nuovo motore 50cc, quattro tempi quattro
valvole porta alla riscoperta di una cilindrata “mitica”, pietra miliare nella
storia di Vespa. Grazie all’adozione della nuova distribuzione a 4 valvole, la
brillantezza del nuovissimo propulsore non ha niente da invidiare a quella dei
cinquantini a due tempi (con 4,35 CV è il più potente 50 cc 4 tempi sul
mercato) ma i consumi e le emissioni restano quelle proprie dei motori quattro
tempi. Con l’adozione di questo nuovo propulsore Vespa ribadisce un primato
tecnologico che dura da oltre sessanta anni.
Vespa LX 3V e Vespa S 3V – A giugno 2012 su Vespa LX e Vespa S debutta un
nuovo motore, a buon diritto considerato lo stato dell’arte in questo segmento
e destinato a precorrere i tempi per le ottime prestazioni e per i livelli
minimi di consumi ed emissioni arrivando a percorrere 55km/l e abbattendo le
emissioni di Co2 del 30%. Con il nuovo e tecnologicamente avanzatissimo
propulsore 125-150 4T a 3 Valvole Piaggio
apre, ancora una volta, una finestra sul futuro della tecnologia motoristica.
Si tratta di un monocilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria, con distribuzione
monoalbero a camme in testa a 3 valvole
(2 di aspirazione e 1 di scarico) e alimentazione
a iniezione elettronica, studiato e costruito negli stabilimenti di
Pontedera, tra i centri di ricerca e sviluppo più evoluti a livello mondiale,
con l’obiettivo di aumentare le prestazioni e diminuire i consumi di carburante
e le emissioni inquinanti.
Vespa GTS ABS ASR. Nel 2014 Vespa GTS si rinnova con l’adozione
dei più avanzati e tecnologici sistemi elettronici di supporto alla guida: Sistema
di frenata ABS a due canali e Controllo di trazione ASR. Vespa conferma così la
sua avanguardia tecnologica che sempre ne ha segnato la storia e si presenta
come uno dei veicoli più moderni, avanzati e sicuri del panorama mondiale.
Luca Scarpat